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Sostenibilità nell’immobiliare è anche salubrità indoor per la salute di chi vi abita

A Saie 2020, all’interno dell’iniziativa speciale Piazza dell’Edificio Salubre, il Consiglio Nazionale Geometri ha trattato il tema “Una edilizia salubre per una vita sana” esemplificando l’impegno di una categoria di professionisti tecnici che vuole soddisfare le aspettative dei committenti immobiliari pubblici e privati, una categoria pronta per accompagnare il percorso di sostenibilità dell’industria delle costruzioni. Qui il programma

A oggi, 6mila geometri hanno posto la salubrità degli spazi confinati al centro di un nuovo modello di sviluppo del comparto edile e hanno acquisito una formazione specifica come “Esperti Edificio Salubre”, formazione curata dal Cngegl in collaborazione con l’associazione Donne Geometra osservando gli indirizzi del Ministero della Salute, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore della Sanità, per ridefinire il concetto dell’abitare basato sui principi della salute, della sicurezza e del benessere delle persone.

Una edilizia salubre per una vita sana | Livia Randaccio | Direttore Editoriale Imprese Edili

Livia Randaccio | Direttore editoriale Imprese Edili
Un nuovo umanesimo in edilizia

«Che ci sia bisogno di “riscrivere” un nuovo rapporto tra architettura e paesaggio e tra questi e l’uomo è un’esigenza, a volte anche inconsapevole, sempre più sentita dall’uomo di oggi. E la pandemia che ha colpito il mondo quest’anno ne ha sottolineato l’urgenza. L’uomo e l’ambiente costruito e naturale in cui vive sono un’unica cosa, l’uno respira, anela, vive dell’altro e viceversa. E allora riscopriamola questa salubrità delle nostre abitazioni, abitazioni a cui diamo vita, abitazioni che ci fanno vivere. Quest’anno ricorre il cinquantennale della scomparsa dell’architetto austriaco Richard J. Neutra (1970-2020)Ed è con le parole che Neutra scrisse a sua moglie nel 1920 durante un viaggio che mi piace introdurre questo dibattito, che vuole indagare e risolvere il forte legame qualitativo fra ambiente costruito, paesaggio e persona. Parole che mostrano quanto Neutra fosse sensibile alle viste, ai suoni e ai profumi offerti dalla natura e di come questo si collegasse alla pratica dell’architettura coinvolgendo tutti i sensi dell’uomo». “In che modo il disegno di una casa influenza il nostro intero senso dello spazio? Come ti ho spiegato in una delle nostre passeggiate, l’olfatto, il tatto, l’udito, la temperatura e gli occhi, anche un senso oscuro per i materiali, una corrente d’aria, una brezza, quando si passeggia nella galleria di un chiostro, l’aria che sale nel Duomo di Milano, l’esalazione dell’intonaco, della pietra riscaldata dal sole, una cantina ammuffita, o una cripta sotterranea carica d’acqua: il profumo del ferro, della lacca, delle macchie di legno, i depositi di vapore acqueo sui vetri delle finestre, il riverbero dei miei passi, l’eco degli arazzi o dei lastroni, il debole, costante flusso d’aria attraverso una torre traforata, tutto questo colpisce il cuore più di una vista, mille oggetti sembrano belli nella fotografia, mille altri sono diversi nella realtà. Un melo visto mentre si risale un passo in un certo punto, cinque metri prima di salire sulla cima, può essere un mistero più grande di tutti i fantasmi messi insieme. Cos’è che ci tocca così profondamente ogni volta che si arriva in quel determinato punto?” (Neutra, Promise and Fulfillment, p. 18).

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Prossimo appuntamento: Saie Bari 21 – 23 ottobre 2021