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Covid-19: come rilanciare l’edilizia post Coronavirus

La gravità della situazione in ogni settore economico del Paese si manifesterà nella propria magnitudine nei prossimi mesi, quando le conseguenze finanziarie del blocco delle attività, a causa della emergenza Coronovirus, si renderanno evidenti.

Il settore dell’edilizia, a causa di una pluralità di fattori ben noti e che non occorre ora ripercorrere, è particolarmente vulnerabile. Contemporaneamente però, soprattutto nel suo segmento dedicato alla riqualificazione del patrimonio immobiliare, si presenta come uno straordinario strumento di trasmissione degli investimenti, sostegno delle famiglie, realizzazione degli obiettivi di tutela ambientale che, mai come ora, mostrano le proprie correlazioni con quelli della tutela della salute umana.

Il meccanismo degli incentivi all’edilizia finalizzati al sostegno della riqualificazione energetica e della messa in sicurezza degli edifici ha cominciato a mostrare le proprie potenzialità di sviluppo da quando lo strumento della cessione dei crediti d’imposta è uscito dalla propria fase di gestazione e sperimentazione.

Ma, nella sua applicazione pratica, ha mostrato anche il suo più grave limite, connesso alla sua sostenibilità finanziaria per un sistema di imprese afflitto da un decennio di crisi, marginalità compressa e flussi di cassa fragili.

Per far sì che le imprese sopravvivano alla tempesta in atto e siano pronte a ripartire con slancio Rete Irene, da anni inserita nel settore della riqualificazione energetica degli edifici, si fa promotrice di un’azione immediata applicabile su due fronti, con alcuni provvedimenti amministrativi di facile attuazione.

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