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Coronavirus. Ecco le 4 proposte della filiera delle Costruzioni al Governo

La filiera dell’edilizia ha presentato al Governo, alle forze politiche e al mondo finanziario 4 proposte immediate e imprescindibili per riuscire a mantenere i livelli occupazioni del settore e fare da subito la propria parte alla tenuta economica e sociale dell’Italia:

  1. Moratoria immediata delle scadenze di pagamento e fiscali di tutta la filiera delle costruzioni per i mesi di marzo, aprile e maggio per un periodo di dodici mesi con le opportune coperture a garanzia dello Stato;
  2. Sospensione immediata del rating bancario per il periodo marzo – dicembre 2020 per tutte le aziende afferenti al settore delle costruzioni e dell’edilizia in generale;
  3. Trasformazione immediata di linee di autoliquidante (SBF) in linee di cassa (conto corrente);
  4. Aumento immediato delle linee di credito in essere nella misura del 50% del totale a tassi agevolati anche con utilizzo del fondo di garanzia PMI da estendere a tutte le imprese della filiera, a prescindere dalla dimensione.

«Queste nostre proposte vanno raccolte adesso, non abbiamo più tempo. C’è un’urgenza stringente di prendere seriamente questa proposta, perché altrettanto serio è il nostro impegno a ripartire, ma le nostre 4 richieste sono la precondizione indispensabile per essere in grado di fare la nostra parte nella ripartenza». Luca Berardo, presidente Sercomated e consigliere Federcomated.

La filiera dell’edilizia italiana attraverso tutte le sue categorie – che vanno dalla produzione dei materiali da costruzione alla loro distribuzione e trasporto, dalla progettazione degli edifici fino alla loro messa a sistema attraverso la realizzazione dell’opera – genera per il nostro Paese 120 miliardi di fatturato all’anno e dà lavoro a circa 1 milione di cittadini italiani.

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