Il decreto Rilancio appena varato dal Consiglio dei Ministri aumenta le possibilità di utilizzo delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia ai fini della riqualificazione energetica e sismica per gli anni ’20-’21.
C’è anche la possibilità che al posto dell’utilizzo diretto i contribuenti possano ottenere uno sconto sul prezzo dovuto e possano trasformare la detrazione in un credito d’imposta con una successiva possibilità di cessione a intermediari finanziari e istituti bancari.
Alcune detrazioni riguardano le singole abitazioni (quelle principali) delle persone fisiche al di fuori dell’ambito d’impresa e professionale oltre agli istituti autonomi di case popolari ed enti similari.
Ecobonus: spese dall’1 luglio 2020 al 31/12 2021
Come riferito, per le spese sostenute dal primo luglio al 31 dicembre di quest’anno spetta una detrazione (secondo l’art. 14 del dl 63-2013) da ripartire in 5 rate annuali di pari importo al posto delle 10 precedentemente previste.
Per quanto concerne gli interventi questi dovranno riguardare:
- l’isolamento termico delle superfici opache (verticali e orizzontali) che interessano l’involucro dell’edificio con una incidenza superiore al 25% (tetto massimo considerato: 60mila euro)
- interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione (invernale) con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento e la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione (tetto massimo considerato: 30mila euro)
- interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione con impianti geotermici o ibridi (tetto massimo: 30mila euro)
- il provvedimento, e questa è una novità, riguarda l’ampliamento a tutti gli interventi di efficientamento, come specificato nell’art. 14 del dl 63-2013, nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento a condizione che gli interventi siano abbinati a uno dei lavori indicati al periodo precedente.