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Dl Rilancio: eco bonus elevato al 110% per ville e condomini

464 pagine suddivise in 254 articoli. Un lavoro indubbiamente poderoso quello sviluppato dai tecnici del Governo per la bozza di testo del Dl Rilancio discussa dal Consiglio dei Ministri.

Considerando le cancellazioni, omissioni e spazi lasciati liberi presenti è certo che il testo che sarà pubblicato il Gazzetta Ufficiale presenterà modifiche e aggiunte dell’ultimo minuto.

Tuttavia l’impalcato della bozza che porta la data 13 maggio ore 17.00 rende indiscutibile che si tratti di una misura tesa a liberare e mettere sul mercato la maggiore quantità di risorse finanziare esistenti attingendo a tutte le possibili fonti: pubbliche, private e comunitarie.

Una volta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, avremo modo più avanti di entrare maggiormente nel merito di quanto indicato in un testo che risulta essere una “ragnatela” di provvedimenti anche molto raffinati.

Nell’attesa ci soffermiamo solo su quanto definito dal art. 128 nella bozza il Dl Rilancio in merito all’innalzamento al 110% dell’eco bonus la cui concezione indubbiamente risponde alla necessita di liberare quanto più possibile risorse finanziaria attingendo da una parte ai condomini e dall’altra ai ceti economici più benestanti che difficilmente vivono “in unita abitative singole” ma in ville unifamiliari.

Contestualità di interventi agevolati

Differenziazione di ceto e “catasto” derivati dalla riduzione a 5 anni del periodo di rimborso. Dimezzamento temporale che necessariamente impone capienze fiscale decisamente elevate derivate da retribuzione/guadagni nettamente più alti della media nazionale.

Non a caso gli interventi ammessi dall’innalzamento al 110% dell’ecobonus comprende pure la sostituzione dei serramenti purché contestuali ad un altro degli interventi indicati.

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