La sistemazione di piazza Ghiberti, denominata largo Annigoni, a Firenze, nasce da un concorso internazionale del 2006, concorso che fu vinto dagli architetti Alberto Breschi e Guido Ferrara con un gruppo di giovani collaboratori (architetti Nicola Ferrara, Barbara Lami, Eva Parigi, Giovanni Todesca, Matteo Zetti) e che prevedeva la sistemazione del Mercatino Antiquario delle Pulci e l’edificazione di un complesso polifunzionale polivalente a margine del complesso di S. Verdiana.
Il progetto per il nuovo mercatino antiquario elaborato successivamente nel 2008 dal gruppo non ebbe seguito e soltanto dopo vari anni, nel 2017, il Comune decise di riaffrontare il trasferimento del Mercatino delle Pulci in largo Annigoni incaricando l’arch. Breschi di redigere un progetto con costi molto ridotti rispetto al precedente progetto e con una serie di vincoli molto stringenti che riguardavano il numero dei box e la loro dimensione.
Il progetto esecutivo fu consegnato all’amministrazione nel 2017 e i lavori, iniziati nel 2018, sono terminati nel 2019 sotto la direzione dell’arch. Paolo di Nardo, che in alcuni particolari ha modificato e semplificato il progetto originario.
Il nuovo mercato nel contesto urbano
Piazza Ghiberti, come qualsiasi piazza, a Firenze come altrove, non vive da sola: necessita di essere «formata» da uno o più fondali prospettici, anche diversi ma unitari, che costituiscano il vero sistema generatore dello spazio aperto. Il fronte della Nazione è ormai consolidato da tempo, mentre quello verso S. Verdiana sarà a breve completato dal nuovo edificio polivalente che coniugherà la piazza a episodi apparentemente separati, come il sistema dei chiostri dell’ex convento di Santa Verdiana.
Qui risiede il motivo per cui il progetto dà valore a un’importante cerniera della struttura urbana, creando uno spazio bivalente sospeso fra università e rione, e quindi a servizio non solo degli studenti ma di strati e livelli di utenza più vasti e complessi.
In questa prospettiva si colloca il nuovo Mercatino delle Pulci che sul fronte opposto amplifica a effetto urbano i due padiglioni esistenti progettati dall‘arch. Natalini per l‘accesso al parcheggio, in modo da ospitare la quota del mercatino antiquario da allocare in fondi permanenti.
La piazza si anima così di presenze quotidiane che la rendono un filtro dinamico di vita e di interessi e una «strada interna» alla piazza tra i box amplifica l’uso pubblico degli spazi aperti. Il progetto del nuovo mercato prevedeva la collocazione di 28 box in Piazza Annigoni, un grande spazio pubblico sul quale affacciano la sede della Nazione, la Scuola di Architettura e varie attività commerciali che costituiscono, insieme all’adiacente Piazza Ghiberti col Mercato di Sant’Ambrogio, un polo commerciale all’aperto per questa porzione di città.