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Intervista a MPM

Intervista a MPM, sponsor della quarta tappa dei SAIE Lab 2024, in programma a Bari il 27 giugno

Al via la nuova edizione dei SAIE LAB, Laboratori Itineranti del saper fare, che attraverseranno l’Italia passando per Ancona, Firenze, Verona, Bari fino ad arrivare a SAIE Bologna (9-12 ottobre 2024).

Incontriamo Roberto Di Nizio, Area Manager di MPM, che sarà sponsor dell’evento di Bari.


Per aumentare le opportunità di connessione all’interno della sua community, anche quest’anno SAIE organizza i SAIE Lab, eventi sul territorio di avvicinamento alla fiera. MPM partecipa al focus di Bari dedicato all’ANTINCENDIO E ALL’IMPIANTISTICA NELLE COSTRUZIONI.

Cosa offrite di nuovo e innovativo per questo particolare settore?

Le problematiche che si incontrano e che MPM affronta sono legate alle certificazioni necessarie in ambienti ad alto rischio o atex per le pavimentazioni, e, sempre più spesso, si pone l’attenzione alle certificazioni per le coperture spesso soggette a infiltrazioni.

Pavimentazioni
In alcune aziende sono presenti zone a rischio Atex, ovvero ambienti in cui si può produrre un’esplosione. Allo scopo di prevenire pericoli è necessario adottare misure tecniche adeguate alla natura dell’attività svolta.
I sistemi MPM, grazie alla certificazione al fuoco B fl-s1 e alla certificazione CEI 61340 per la protezione da eventi ESD, rappresentano una valida soluzione per le pavimentazioni in ambienti pericolosi.
Mpm da sempre adotta, per la risoluzione delle problematiche, soluzioni e sistemi in resina dedicati e specifici proprio per rendere le pavimentazioni planari, resistenti e certificate.

Impermeabilizzazioni
Nello specifico settore dell’industria, le infiltrazioni di acqua dalle coperture sono un problema topico. I cambiamenti climatici e le conseguenti precipitazioni sempre più frequenti e disastrose, con grandine e piogge torrenziali, stanno mettendo a dura prova le coperture delle aree industriali.

Le infiltrazioni possono essere causa di deterioramento e problemi strutturali dei fabbricati, danneggiamento delle merci stoccate, aumentando la possibilità di incidenti e cortocircuiti.
MPM, con i sistemi continui a base di poliurea e resine poliuretaniche risolve problemi di manutenzione delle coperture, con attenzione e impegno nell’ottenimento di svariate certificazioni:

  • Certificazione Broof T4: assicura la resistenza agli incendi di coperture che ospitano impianti fotovoltaici.
  • Certificazione antigrandine: garantisce a tetti e coperture la massima protezione contro agenti atmosferici estremi
  • Certificazione BBA sulla durata nel tempo: permette di impermeabilizzare superfici fino a 30 anni.

Quanto è importante per la vostra azienda la connessione con il territorio?

La connessione con il territorio risulta di fondamentale importanza. La nostra azienda lavora, infatti, da sempre a fianco di imprese e professionisti su ogni regione italiana al fine di offrire il giusto servizio in ogni specifico territorio. Nel caso corrente, la Puglia è una regione importante per mpm, dove sono presenti imprese partner storiche e si sono portati a termine progetti importanti.

Ci racconti qualche progetto/intervento/case history particolarmente interessante che avete realizzato sul territorio pugliese…

La reazione al fuoco ed i sistemi in resina DUROGLASS per pavimentazioni e STARFLEX per impermeabilizzazioni.

A proposito del tema del comportamento al fuoco delle pavimentazioni e impermeabilizzazioni, vorrei far riferimento a due progetti importanti che abbiamo contribuito a realizzare in partnership con due imprese applicatrici fiduciarie: il rifacimento della pavimentazione in resina della scuola elementare Don Minzoni a San Severo e il rifacimento della copertura dello stabilimento mediante applicazione di poliurea.

All’interno delle scuole e degli edifici pubblici in generale, il tema della reazione al fuoco delle pavimentazioni è molto importante in quanto può ritardare la propagazione del fuoco e dei fumi dunque una misura antincendio di protezione passiva che può allungare i tempi di evacuazione degli occupanti.

In queste case history la tematica è stata affrontata utilizzando un sistema autolivellante della linea DUROGLASS rispondente ai requisiti del DM 2005 alla classe Bfls1. Infatti la normativa prescrive che nei corridoi, negli atri, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe e nei passaggi in genere siano utilizzati prodotti classificati A2 o B fl s1 dove A o B indicano la reazione al fuoco, fl indica che i prodotti siano prodotti per pavimentazioni ed s è indica la produzione di fumo, 1 indica quantità e velocità di emissione assenti o deboli.

Oltre alla problematica del comportamento al fuoco, naturalmente si è progettato il rivestimento per avere altri importanti requisiti quali la resistenza meccanica, la resistenza all’usura, la facilità di pulizia e decontaminazione l’impiego di prodotti sostenibili senza solventi oltre ad un impatto estetico importante.
Siamo partiti da un massetto di nuova costruzione che è stato preparato meccanicamente mediante pallinatura a ciclo chiuso, successivamente si è utilizzato il primer DUROGLASS P5 FR dove la sigla fr indica proprio che il prodotto risponde ai requisiti di reazione al fuoco accuratamente spolverato a saturazione per creare il giusto grip per il successivo strato di autolivellante epossidico DURGOLASS P5/5 FR applicato a spatola dentata con consumo di ca. 2,5 kg/mq accuratamente ripassato con rullo frangibolle al fine di eliminare la presenza di possibili bolle d’aria durante la miscelazione. Successivamente si è applicata una finitura DUROGLASS P5/4 FR per rendere la soluzione ancora più gradevole ed esteticamente valida.

Ci tengo a sottolineare che questa tipologia di prodotti, con i dovuti accorgimenti in termini di consumo di materiale e dunque spessore sono utilizzabili anche in ambito industriale laddove i carichi e le sollecitazioni (muletti, carrelli, etc) sono decisamente maggiori.

Per quanto riguarda le coperture la Ns. società è specializzata nella produzione di impermeabilizzanti liquidi ed in particolare i sistemi STARFLEX a base di poliurea o poliuretano monocomponente.

Il case history che vorrei trattare è quello relativo al rifacimento dell’impermeabilizzazione del massetto contenente i serbatoi di birra presso lo stabilimento birra Peroni di Bari.

In questo caso ci è stata richiesta dalla committenza un tetto classificato Broof e si è optato di realizzarlo in poliurea a caldo, spruzzata mediante impianto bimixer, i sistemi liquidi mpm infatti, rispondono ai requisiti richiesti dai Vigili Del Fuoco.

Oltre alla problematica del fuoco, si è optato di utilizzare un sistema di questo tipo in quanto la committenza necessitava di un intervento rapido e risolutivo.

Basti pensare che per risolvere la problematica delle infiltrazioni avrebbero dovuto in alternativa demolire il massetto, arrivare alla guaina bituminosa, rifare la guaina bituminosa e rifare il massetto con fermi produttivi e costi davvero importanti.

Il sistema proposto invece, andando direttamente sul massetto esistente, naturalmente previa preparazione meccanica mediante levigatura, pulizia e rasatura delle superifici, consente di creare un manto totalmente continuo, senza giunti con proprietà meccaniche importanti in termini di resistenza a trazione, resistenza al punzonamento e allungamento % con un’impermeabilizzazione a vista e dunque anche facilmente ispezionabile e da manutenere.

Tornando alla tematica del fuoco, ci tengo inoltre a sottolineare come i sistemi STARFLEX siano idonei anche per andare al di sotto dei pannelli fotovoltaici, specie quelli in classe 1 o equivalente di reazione al fuoco in quanto come detto in precedenza consentono di ottenere tetti classificati Broof.

 


Roberto Di Nizio
Area Manager MPM