26

Ago

Sono i cittadini a chiedere smart city digitali e sostenibili

La situazione digitale delle città pare non soddisfare le aspettative dei cittadini: il dato emerge dal nuovo report del Capgemini Research Institute, al quale hanno contribuito 10.000 cittadini e oltre 300 funzionari comunali di 58 città in 10 paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Italia, Spagna, Svezia, India e Singapore.

Lo studio evidenzia che molti cittadini non sono contenti dell’attuale situazione della città in cui vivono e sono pronti a trasferirsi in una più evoluta dal punto di vista digitale.

In media il 40% dei residenti potrebbe lasciare la propria città proprio a causa di una serie di punti di debolezza, tra cui un sentimento di delusione legato ai mancati avanzamenti in ambito digitale. 

Il report “Street Smart: Putting the citizen at the center of smart city initiatives”, evidenzia infatti che più della metà dei cittadini (58%) ritiene che le smart city siano sostenibili e che assicurino una migliore qualità dei servizi (57%).

Questo spiega perché più di un terzo degli intervistati (36%) è disposto a pagare di più per ottenere una migliore esperienza urbana.

Tuttavia, esistono importanti sfide all’implementazione dei servizi digitali, in particolare in termini di dati e di finanziamenti.

Cosa si intende per smart city?

Per questa ricerca Capgemini ha utilizzato la definizione di smart city elaborata dalla Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite: “Una smart city sostenibile è una città innovativa che utilizza le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e altri mezzi per migliorare la qualità della vita, l’efficienza dei servizi e la competitività, soddisfacendo al contempo esigenze delle generazioni presenti e future per quanto riguarda gli aspetti economici, sociali, culturali e ambientali”

La ricerca ha rilevato che solamente un funzionario comunale su dieci dichiara la propria città in una fase avanzata del processo di conversione in una smart city, mentre meno di un quarto (solo il 22%) ha iniziato a mettere in pratica iniziative in ambito smart city: una sfida alquanto particolare, dato che si prevede che due terzi della popolazione mondiale vivrà in una città entro il 2050, e che secondo l’Onu il numero di megalopoli (una città di grandi dimensioni è tale se ha una popolazione solitamente superiore ai 10 milioni di abitanti) è destinato a passare dalle 33 di oggi a 43 entro il 2030. Inoltre, a livello globale, il numero di cittadini che desidera vivere in una smart city è in forte crescita, per cui un approccio che ne acceleri l’adozione sarebbe ben accolto.

Smart city e sostenibilità

Secondo il report, chi vive in città dà sempre più valore alla sostenibilità. I cittadini ritengono che sfide come inquinamento (42%) e mancanza di iniziative di sostenibilità (36%) siano tra le principali preoccupazioni che potrebbero spingerli a trasferirsi altrove.

Tuttavia, il 42% dei funzionari comunali afferma che l’implementazione delle iniziative di sostenibilità ha subito ritardi negli ultimi tre anni, mentre il 41% sostiene che le loro città non saranno più sostenibili entro i prossimi 5-10 anni a causa della mancata adozione della tecnologia digitale.

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