Impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica sono fra gli interventi che accedono al Superbonus 110%, solo se abbinati a un intervento principale per l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica.
Introdotto nel maggio scorso dal Decreto Rilancio e poi convertito in Legge n. 77 del 17/7/2020 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, il Superbonus 110% si propone non solo di migliorare le prestazioni energetiche e di sicurezza antisismica del patrimonio edilizio esistente, ma anche di rilanciare il settore delle costruzioni in funzione anticiclica rispetto alle conseguenze economiche della pandemia.
Si tratta di un provvedimento complesso, trattato negli artt. 119 “Incentivi per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici” e 121 “Opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali”.
Il nuovo testo si inserisce nella legislazione esistente sugli incentivi fiscali in edilizia, innalzando l’aliquota delle detrazioni al 110% per alcune specifiche tipologie di interventi definiti “trainanti”; solo a condizione di realizzare almeno uno di questi interventi trainanti, anche quelli “secondari” previsti da Ecobonus e Sismabonus saranno incentivati al 110%.
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