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Ott

La condivisione Bim in cloud: i pro e i contro

Il cloud è l’ambiente ideale per sviluppare tutte le potenzialità di condivisione del BIM. Vediamone le opportunità e le criticità.

Presupposto indispensabile per la logica collaborativa fra i diversi attori del processo edilizio alla base del Building Information Modeling, la comunicazione è un fenomeno che permea profondamente l’intera società contemporanea.

Come la diffusione della Rete e di piattaforme relazionali come i social network ha reso pressoché istantaneo lo scambio reciproco di informazioni con modalità multimediali, allo stesso modo l’impiego del Bim rende necessaria la definizione di un ambiente di lavoro nel quale condividere dati e modelli in modo efficace e flessibile.

Questo ambiente è il cloud, ovvero uno spazio virtuale accessibile via web mediante qualsiasi dispositivo a questo connesso: non solo quindi il server su cui sono ospitati i dati ma anche pc, tablet e smartphone che consentono di archiviare e sincronizzare i file (storage), rendendoli disponibili per la visualizzazione e l’elaborazione (computing) ai componenti del team, ovunque si trovino.

Se è vero che un certo grado di condivisione di dati e informazioni è possibile anche con strumenti e supporti più tradizionali, altrettanto lo è il fatto che questi ultimi presentano forti limitazioni in termini di accessibilità, sicurezza e complessità dell’infrastruttura IT necessaria alla loro implementazione e manutenzione.

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